Coppia di apliques in legno dorato con iniziali di VA ( Vittorio Amedeo II ) Parte dell'arredo del palazzo di Chambery portato da Palazzo Reale Torino.
Firmato Stemma reale AV di Siglato "VA" Vittorio Amedeo II di Savoia. Nella parte posteriore reca stemma a fuoco AR ( Arredi Reali )
Provenienza Palazzo Reale, Torino, arredi di Vittorio Amedeo II; Collezione Vittorio Amedeo II Chambery, Francia; Castello Kerbastic, collezione Lanvin-Polignac, Francia
Periodo Torino 1666 - Torino 1732
Anno 1720 - 1725
Stile Luigi XIV
Materiale Legno dorato
Larghezza Cm. 53
Altezza Cm. 102
BibliografiaDomenico Carutti, Storia della corte di Savoia durante la rivoluzione e l’impero francese, Torino 892; Arturo Midana, L’arte del legno in Piemonte nel Sei e nel Settecento: mobili decorazioni arredi barocchi e rococo?, Torino 1900; Augusto Pedrini, Il mobilio, gli ambienti e le decorazioni nei secoli 17° e 18° in Piemonte, Torino 1953; Vittorio Viale, Mostra del barocco piemontese. Mobili ed intagli, Torino 1963; Pedrini Augusto, Ville dei secoli 17° e 18° in Piemonte, Torino 1965; Luigi Malle?, Stupinigi: un capolavoro del Settecento europeo tra barocchetto e classicismo: architettura, pittura, scultura, arredamento, Torino 1968; Luigi Malle?, Mobili e arredi lignei, arazzi e bozzetti per arazzi: catalogo, Torino 1972; Roberto Antonetto, Minusieri ed ebanisti del Piemonte: storia e immagini del mobile piemontese: 1636-1844, Torino 1985; Arabella Cifani e Franco Monetti, I piaceri e le grazie. Collezionismo, pittura di genere e di paesaggio fra Sei e Settecento in Piemonte. Vol. I-II, Torino 1993; Roberto Antonetto, Il mobile piemontese nel Settecento. Vol. I-II, Torino 2010Show More
Tipologia Torino, 1720-25 circa. Legno di noce finemente scolpito e dorato. Monogramma di Vittorio Amedeo II Re di Savoia (1666-1732). Stampo in rilievo sul retro AR ‘Amministrazione Regia’ o ‘Azienda Reale’
Autore Ventole di Vittorio Amedeo II Re di Savoia
Le due bellissime ventole, originariamente dotate di un piccolo braccio atto a sorreggere la candela, sono state realizzate in legno intagliato e dorato. Ammirevoli per l’eleganza della linea, la ricchezza del profilo, la finezza non comune della lavorazione.
Al sommo delle ventole svettano due testoline femminili, che portano come copricapo una palmetta. In basso le specchiere si compongono in un intreccio capriccioso che si chiude a goccia.
Tale tipo di decoro godette di notevole successo durante tutta la prima metà del settecento, soprattutto in ambito piemontese. Le palmette, i fiori e le foglie stilizzate, che dipartono dalle testoline, gli avvolgimenti e le sfrangiature denotano lo stile rococò appena iniziato, verso il 1720 circa, in linea con simili modelli di ventole delle residenze sabaude piemontesi, segnatamente del palazzo Reale di Torino.
La struttura decorativa delle ventole deriva da illustri modelli tedeschi e francesi incisi fra fine seicento e primo settecento.
Alla base delle due ventole si nota un intaglio che sinuosamente disegna un monogramma. Si tratta, con tutta probabilità del monogramma di Vittorio Amedeo II. Sul retro delle due ventole compare un bollo a rilievo, di epoca ottocentesca, con le lettere AR; si tratta di uno dei marchi degli oggetti di casa Savoia: ‘Azienda Reale’ o ‘Amministrazione Regia’; questo marchio, in particolare, si usava per i beni provenienti dal castello di Racconigi, una tipologia di marchio che compare in varie forme (stampato con timbro, scritto su di un cartellino cartaceo, ecc.) dopo la rivoluzione francese e dura fino alla caduta della dinastia sabauda nel 1946.
Ebanisteria torinese. Mobiletto da centro a vassoio in legno lastronato e guarnito con bronzi dorati. 1750 circa